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Attenzione alle truffe di chi si spaccia per Google

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Comparire nelle prime posizioni nei risultati di ricerca di Google rappresenta per un’azienda un notevole vantaggio in termini di visibilità per il proprio brand. Apparire su Google tra i primi cinque risultati proposti per una data ricerca, infatti, aumenta significativamente le probabilità che il sito venga visitato.

A tal fine, con un lungo, intenso e minuzioso lavoro, i professionisti del web che si occupano di ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) offrono alle aziende soluzioni mirate per incrementare la propria visibilità in rete, elaborando sofisticate strategie di marketing online.

Purtroppo, facendo leva sulla fiducia che si tende a riporre in un colosso come Google e sulla necessità delle aziende di posizionarsi bene sui motori di ricerca, capita che agenzie e operatori senza scrupoli si spaccino per Google al fine di propinare agli ignari utenti i propri servizi a pagamento. La fervente fantasia dei truffatori sembra non avere limiti, e la pratica di presentarsi come partner di Google o, peggio ancora, come suoi dipendenti è estremamente diffusa e in costante aumento. 

A maggior ragione in un momento di grande incertezza come questo, è indispensabile che le aziende tengano gli occhi ben aperti al fine di scongiurare il rischio di cadere nella rete di truffatori e agenzie disoneste che operano in maniera decisamente poco etica. 

Presentiamo di seguito un breve vademecum con consigli su come tutelarsi dai raggiri e distinguere i veri professionisti del web da chi, invece, specula sulle necessità altrui.

Come riconoscere una truffa SEO

Sempre più agenzie web si spacciano per ciò che non sono, facendo credere ai potenziali clienti di contattarli direttamente dalla sede di Google per proporre, in realtà, i propri servizi a pagamento. Le potenziali prede sono in genere attività commerciali o piccole realtà imprenditoriali già presenti in rete con un sito vetrina o aziendale.
Innanzitutto, è doveroso precisare che Google non contatta gli utenti offrendo servizi a pagamento per posizionare i loro siti internet. Al limite può capitare di essere contattati dal team di Google per suggerimenti relativi alle campagne AdWords, ma sicuramente non per un’analisi SEO e per servizi di posizionamento nei risultati del motore di ricerca e su Google Maps.

Attenzione a email e numeri di telefono

Qualora vi capitasse di ricevere email o telefonate da parte di operatori che si presentano come dipendenti di Google, controllate innanzitutto il numero di telefono o l’indirizzo email. Il dominio di Google è google.com. Pertanto, qualora veniste contattati dal colosso statunitense ricevereste comunicazioni da indirizzi di posta elettronica che terminano con @google.com. Diffidate da qualsiasi dominio diverso da quello ufficiale.

Quanto alle comunicazioni telefoniche, qualora il team di Google vi contattasse lo farebbe con buona probabilità dalla sede di Milano o di Dublino. Pertanto, il numero di telefono avrebbe il prefisso +39 (02) relativo alla sede di Google Italia nel capoluogo lombardo, o il prefisso +353 (1) relativo alla sede di Dublino. Non fidatevi di qualsiasi altro recapito telefonico.  
Diffidate anche da sedicenti “partner privilegiati di Google” che, con modi affabili, valigetta alla mano e sorrisi rassicuranti, potrebbe capitare che vi facciano visita di persona e cerchino di propinarvi i loro servizi promettendo il primo posto nei risultati di ricerca su Big G. Come accennato, Google non si occupa di posizionamento SEO, né tantomeno delega operazioni di questo tipo a terzi.

Attenzione al badge “Google Partner”

 

Esiste anche la possibilità che operatori o agenzie web operanti all’interno del programma Google Partner sfruttino questo loro status per agire in maniera poco etica. A dispetto di quanto possa suggerire il nome, operare all’interno di questo programma di marketing non vuol dire lavorare direttamente per Google.
L’ottenimento del badge Google Partner attesta che l’azienda in questione abbia dimostrato buone abilità tecniche nella creazione e gestione di campagne AdWords per i propri clienti. Non fidatevi pertanto di chi, facendo leva sull’equivoco, si spaccia indebitamente per partner di Google per trarne profitto. Segnalate l’accaduto a Google affinché prenda provvedimenti.

Truffa SEO: campanelli d’allarme 

In tema di indicizzazione su Google, ci sono specifici segnali e campanelli d’allarme che dovrebbero mettere in allerta. “Ti garantiamo la prima posizione su Google”, ad esempio, è una frase che dovrebbe immediatamente indurvi a drizzare le orecchie. Nessuno può avere la certezza di posizionare un sito in prima pagina su Google, poiché nessuno conosce l’algoritmo.
Non siate così ingenui da fidarvi di chi garantisce benefici immediati. Quando si parla di SEO, è materialmente impossibile ottenere risultati soddisfacenti nel giro di pochi giorni. Diffidate anche da chi enfatizza i vantaggi di posizionare il vostro sito web su una moltitudine di motori di ricerca. L’unico search engine in grado di portare traffico è Google. Essere posizionati su motori di ricerca stranieri, come per esempio Baidu, Soso e Yandex, non porta alcun beneficio.
Non fidatevi neanche di chi ostenta la propria qualifica di Partner Certificato Google, dichiarando di avere una corsia preferenziale per il posizionamento in prima pagina. Premium Partner e Partner Certificati possono offrire dei vantaggi ma solo nell’ambito di AdWords, non di SEO. Insomma, chi promette risultati stellari in tempi record cela, in genere, ben altre intenzioni. 

Cosa fare in caso di truffa 

Chiunque, con subdoli raggiri, sleali artifici o facendo leva sull’equivoco, procuri a sé un ingiusto profitto con altrui danno commette un reato punibile ai sensi di legge. Laddove si configurino gli estremi della truffa, pertanto, si consiglia di segnalare senza esitazione l’accaduto alle autorità.
Al momento Google non ha gli strumenti per impedire a truffatori e agenzie disoneste di spacciarsi per ciò che non sono, ma, trattandosi di una condotta che di fatto viola la legge italiana, potete formalmente sporgere denuncia per truffa alle forze dell’ordine.

BG Nuvola
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